Immagine con una donna che guarda i risultati degli esami del sangue e la scritta “Quanti anni ha davvero il tuo corpo? Gli esami del sangue possono rivelare la tua età biologica (PhenoAge)”, Dr.ssa Antonella Toselli medico con visione metabolica.

“Mi sono chiesta: quanto sto invecchiando davvero?”…soprattutto dopo aver letto l’articolo sul PhenoAge

Qualche tempo fa mi sono trovata a farmi una domanda molto semplice e molto scomoda: “Sto invecchiando lentamente o sto correndo troppo?”

Non parlo dei capelli bianchi o delle rughe. Parlo di quello che succede dentro, a livello di metabolismo, infiammazione, organi, rischio di malattia.
La scintilla è arrivata leggendo il lavoro di Morgan Levine sul PhenoAge, un “orologio” che prova a stimare l’età biologica usando una cosa che conosciamo tutti molto bene: gli esami del sangue.

Mi è piaciuta subito questa idea: niente test esoterici, niente pacchetti super-costosi, ma i “soliti” valori che chiunque può fare in qualunque laboratorio.

Cos’è in pratica il PhenoAge

L’idea di base è questa: la nostra età cronologica (quella sulla carta d’identità) non racconta tutta la storia.

Ci sono persone di 70 anni che, guardando gli esami, hanno un profilo da 60; e quarantenni che dal punto di vista metabolico assomigliano già a chi ne ha 65. Il PhenoAge è un modo per trasformare in numero questa differenza.

Come lo fa? Non guardando un singolo valore, ma una combinazione di 9 esami di laboratorio di routine: albumina, creatinina, glicemia, PCR, linfociti, MCV, RDW, fosfatasi alcalina, globuli bianchi totali, più l’età.

Nulla di “strano”: sono esami che servono a controllare fegato, reni, infiammazione, qualità del sangue, sistema immunitario. Mettendoli insieme in un modello statistico, si ottiene una “età fenotipica”, cioè il numero di anni che il tuo organismo sembra avere, in base al suo rischio statistico di ammalarsi e di morire nei prossimi anni.

Il passaggio successivo è molto semplice: si confronta questa età fenotipica con la tua età reale.

– Se coincidono, sei in media per il tuo gruppo di età.
– Se il PhenoAge è più basso, stai invecchiando più lentamente.
– Se è più alto, stai invecchiando più in fretta.

Quando ho calcolato il mio PhenoAge con i miei esami più recenti, è venuto fuori un numero più basso della mia età anagrafica. È stato bello, ma soprattutto mi ha confermato una cosa: gli esami di laboratorio raccontano davvero la storia del nostro stile di vita.

Perché non basta il PhenoAge: lo sguardo metabolico

Detto questo, da medico non mi accontento di un unico numero. Il PhenoAge è utile, ma ha senso solo dentro un quadro di insieme.

Se voglio capire come sta davvero invecchiando una persona, affianco sempre altri indicatori che si basano, ancora una volta, sui normalissimi esami del sangue:

– l’HOMA-IR, che mette insieme glicemia e insulina a digiuno e mi dice se c’è resistenza insulinica;
– il rapporto trigliceridi/HDL, che è un ottimo “segnale precoce” di rischio metabolico;
– il TyG index (trigliceridi × glicemia), che oggi è molto studiato come marcatore di diabete, sindrome metabolica e steatosi epatica.

Qui siamo nel campo che mi sta più a cuore: rischio metabolico, resistenza insulinica, fegato grasso, infiammazione cronica.

Sono proprio questi i processi che spesso iniziano in silenzio molti anni prima delle diagnosi “ufficiali” (diabete, infarto, ictus, demenza) e che possiamo intercettare guardando con attenzione i nostri esami.

Per questo dico sempre che “l’anti-age vero si fa nel laboratorio analisi, non in profumeria”.

Come uso tutto questo nella pratica

Quando lavoro con una persona che vuole occuparsi di prevenzione, non mi interessa solo sapere se “il colesterolo è a posto” o “la glicemia è nella norma”.

Mi interessa vedere come parlano tra loro:

– gli indici di età biologica (come il PhenoAge),
– gli indici di metabolismo glucidico e insulinico (HOMA, TyG),
– gli indici di lipidi e fegato (trigliceridi, HDL, transaminasi, ecografia per la steatosi),
– e i marker di infiammazione cronica (PCR, ferritina, e talvolta altri).

Quando tutti i pezzi vanno nella stessa direzione – per esempio: PhenoAge più alto dell’età, TyG alto, HOMA alto, TG/HDL sfavorevole, steatosi epatica presente – il messaggio è fortissimo:

l’orologio biologico sta correndo troppo, la priorità è rallentarlo.

E lì si lavora su alimentazione, orari dei pasti, sonno, gestione dello stress, movimento, eventualmente terapia: non per “abbassare un numero”, ma per modificare davvero la biologia dell’invecchiamento.

Quando invece il PhenoAge è più basso dell’età, gli indici metabolici sono buoni, il fegato è pulito, il girovita è contenuto e l’infiammazione è bassa, il messaggio è un altro:

stai invecchiando bene, continuiamo così e affiniamo i dettagli.

Non è un oracolo, ma una bussola

È importante non trasformare il PhenoAge (o l’HOMA, o il TyG) in un feticcio.

Sono strumenti, non verdetti. Sono nati come modelli statistici su grandi popolazioni e vanno sempre letti insieme alla storia clinica, alle terapie, al contesto emotivo e relazionale.

Però hanno un grande pregio: rendono concreta l’idea che non tutti invecchiamo alla stessa velocità e che lo stile di vita si vede nel sangue.

Per me, oggi, usare questi indici significa dare alle persone:

– un linguaggio più preciso per leggere i propri esami;
– una motivazione in più per cambiare abitudini;
– un modo oggettivo per vedere, nel tempo, se le nuove scelte stanno davvero funzionando.

Alla fine, la domanda che mi pongo – e che ti propongo – è sempre la stessa:

“Quello che sto facendo ogni giorno sta rallentando il mio orologio biologico… o lo sta facendo correre?”

Gli esami del sangue, letti bene e nel loro insieme, sanno rispondere sorprendentemente bene. E spesso ci dicono che non è mai troppo tardi per cambiare traiettoria.

Anche i cani invecchiano?

Guardandoli ogni giorno ci sembra che i cani non invecchino mai… poi, all’improvviso, il muso si fa bianco e ci ricordano che il tempo scorre anche per loro, proprio come per noi. Scopri qualche foto su questo sito: https://www.cani.it/magazine/come-invecchiano-i-cani/n543.html

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