Dentifricio: la guida per una scelta consapevole

Ti sei mai chiesto quali ingredienti contenga il dentifricio che utilizzi ogni giorno? L’igiene orale è un gesto quotidiano essenziale per la salute, ma troppo spesso trascuriamo ciò che realmente mettiamo in bocca: i componenti di un comune dentifricio possono influire non solo sul nostro benessere, ma anche sull’ambiente.
Scopriamo insieme quali ingredienti evitare, quali scegliere e come riconoscere un dentifricio sicuro, efficace e sostenibile, per un sorriso sano e rispettoso del Pianeta.

Ingredienti dannosi nei dentifrici comuni

Un buon dentifricio dovrebbe avere una formulazione semplice, con pochi ingredienti e possibilmente di origine naturale. Tuttavia, molti prodotti in commercio contengono sostanze chimiche potenzialmente irritanti o inquinanti, che nel lungo periodo possono avere effetti indesiderati sulla salute umana e ambientale.

1️⃣ Tensioattivi aggressivi (SLS e SLES)

I tensioattivi producono schiuma e aiutano a rimuovere lo sporco. Tra i più usati ci sono Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES): efficaci, ma spesso troppo aggressivi per le mucose orali. Possono causare irritazione, secchezza e peggiorare problemi come afte o gengiviti. Inoltre, il SLES è un etossilato di origine petrolchimica, che può contenere residui potenzialmente tossici come 1,4-diossano o ossido di etilene.

2️⃣ Antibatterici di sintesi (Triclosan)

Il Triclosan, un tempo molto diffuso, ha un’azione antibatterica ma può favorire la resistenza dei batteri agli antibiotici e alterare il microbiota orale. Alcuni studi hanno anche evidenziato effetti di interferenza endocrina, motivo per cui è stato progressivamente eliminato da molti prodotti.

3️⃣ Conservanti chimici (Parabeni e derivati che rilasciano formaldeide)

I parabeni, ampiamente usati come conservanti, possono mimare l’azione degli estrogeni naturali e interferire con l’equilibrio ormonale. In altri casi vengono utilizzati derivati che rilasciano formaldeide, nota per le sue proprietà allergizzanti.

4️⃣ Coloranti sintetici (sigla CI)

Molti dentifrici appaiono di un vivace colore blu, verde o turchese grazie a coloranti artificiali, privi di funzione igienizzante o protettiva. Servono solo a rendere il prodotto più attraente, ma non apportano alcun beneficio alla salute orale.

5️⃣ Microsfere di plastica

Alcuni dentifrici contengono microgranuli di plastica non biodegradabili, inseriti per un effetto “scrub”.
Queste microsfere non vengono trattenute dai sistemi di depurazione e finiscono in fiumi e mari, contribuendo all’inquinamento da microplastiche e alla contaminazione della catena alimentare.

Altri ingredienti da conoscere

Aromi: naturali o sintetici, donano freschezza e gusto. Meglio preferire quelli naturali (menta, anice, limone, salvia).

  • Abrasivi: aiutano a rimuovere macchie e placca, ma un eccesso può consumare lo smalto. Scegli dentifrici a bassa abrasività.
  • Fluoro: rinforza lo smalto e previene la carie, ma in eccesso (soprattutto nei bambini) può provocare fluorosi. È bene scegliere prodotti con concentrazioni controllate (max 1500 ppm) o, per i più piccoli, dentifrici naturali senza fluoro.

Fluoro sì o no?

Il fluoro rimane raccomandato da molte linee guida internazionali per la prevenzione della carie, ma non è l’unica via per garantire denti sani. La maggior parte degli alimenti e dell’acqua potabile contiene già piccole quantità di fluoro, sufficienti per il fabbisogno quotidiano (1,5–4 mg). Per chi preferisce evitarlo, esistono dentifrici naturali senza fluoro, efficaci e sicuri, ideali anche per i bambini.

Come riconoscere un buon dentifricio

  • Ha un INCI corto e leggibile, con ingredienti naturali e facilmente riconoscibili.
  • È delicato, privo di tensioattivi aggressivi, parabeni e coloranti sintetici.
  • Utilizza estratti vegetali bio (come timo, salvia, rosmarino, lichene islandico, zinco citrato) per un’azione rinfrescante e antibatterica naturale.
  • È ecologico nel packaging — in alluminio o bioplastica, materiali riciclabili e a basso impatto ambientale.

Dentifrici naturali: salute e sostenibilità

Scegliere un dentifricio naturale ed eco-bio significa compiere un gesto quotidiano di cura che rispetta il corpo e l’ambiente. Le nuove formulazioni naturali offrono gel delicati a bassa abrasività, con ingredienti come:

  • Tarassaco, Timo, Rosmarino e Salvia: per lenire e rinfrescare.
  • Lichene islandico e Zinco citrato: per contrastare placca e tartaro.

Questi prodotti coniugano efficacia e sostenibilità, e grazie al loro packaging ecocompatibile rappresentano una scelta consapevole per la salute del tuo sorriso e del Pianeta.

Bocca, metabolismo e salute sistemica

La bocca non è un sistema isolato, ma una finestra sullo stato di salute generale. La presenza di infiammazioni gengivali croniche o di parodontite è spesso correlata a condizioni metaboliche come resistenza insulinica, iperglicemia e trigliceridi elevati.
Uno studio pubblicato su PubMed (PMID: 40108596) ha evidenziato che nei pazienti con parodontite vengono frequentemente riscontrati parametri alterati di metabolismo glucidico e lipidico, suggerendo che la salute orale possa essere un campanello d’allarme precoce di uno squilibrio metabolico.
In altre parole, i denti raccontano molto di più del nostro sorriso: sono un indicatore del benessere sistemico e del modo in cui il corpo gestisce infiammazione, glicemia e insulina.
Ricordati di indagare il tuo metabolismo, valutando l’eventuale presenza della resistenza insulinica.

Leggere l’etichetta come quella degli alimenti

Proprio come per gli alimenti, anche nel caso del dentifricio è importante leggere l’etichetta INCI con attenzione. Sapere cosa contiene ti permette di fare scelte più consapevoli per la tua salute e per l’ambiente.

Cosa significa INCI

L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è l’elenco ufficiale degli ingredienti contenuti in un prodotto cosmetico, tra cui anche il dentifricio. Gli ingredienti sono riportati in ordine decrescente di concentrazione: i primi indicano le sostanze presenti in quantità maggiore, mentre quelli in fondo all’elenco sono presenti in tracce.
Imparare a leggere l’INCI aiuta a riconoscere sostanze potenzialmente irritanti o inquinanti (come Sodium Lauryl Sulfate, Triclosan, Parabeni, Coloranti sintetici o Microplastiche) e a scegliere invece prodotti con ingredienti naturali e biodegradabili.
Un’etichetta chiara, con nomi facilmente leggibili e senza sigle chimiche complesse, è spesso un buon segnale di trasparenza e qualità.
Leggere l’INCI è come leggere gli ingredienti di ciò che mangi: più la lista è corta e naturale, più è probabile che il prodotto sia davvero sano.

In sintesi

Ogni volta che scegli un dentifricio, leggi l’etichetta come leggeresti gli ingredienti di ciò che mangi. Un sorriso sano e luminoso nasce da piccole scelte quotidiane consapevoli: formule semplici, ingredienti naturali e rispetto per l’ambiente — perché la salute della bocca riflette la salute del corpo intero.

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