Cos’è e a cosa servirebbe
Il Nutri-Score è un sistema di etichettatura nutrizionale a semaforo, pensato per fornire ai consumatori un’indicazione rapida della qualità nutrizionale complessiva di un alimento confezionato.
Utilizza una scala da A a E, abbinata a cinque colori che vanno dal verde scuro (A) al rosso (E). L’algoritmo valuta 100 g o 100 ml di prodotto, sommando punti negativi (calorie, zuccheri, grassi saturi, sodio) e punti positivi (fibre, proteine, frutta, verdura, legumi, frutta secca, oli di colza, oliva o noce).

Obiettivi dichiarati
- Facilitare il confronto tra prodotti simili.
- Guidare il consumatore verso scelte alimentari più salutari.
- Stimolare l’industria a migliorare la composizione dei propri alimenti.
I limiti del sistema
1. Valutazione fuori contesto
Il punteggio si riferisce sempre a 100 g/ml, non alla porzione reale consumata. Un alimento “rosso” può essere perfettamente adeguato se consumato in quantità moderate.
2. Penalizza la dieta mediterranea
Molti prodotti tipici italiani (olio extravergine, parmigiano, prosciutto, mozzarella) ricevono valutazioni negative, nonostante facciano parte di un modello alimentare equilibrato e scientificamente riconosciuto.
3. Favorisce i prodotti ultra-processati
Alcuni alimenti industriali “riformulati” (light, arricchiti di fibre o proteine) ottengono punteggi migliori di cibi naturali, favorendo il marketing salutista.

4. Ignora la qualità dei nutrienti
Non distingue tra zuccheri naturali e aggiunti, oppure tra grassi saturi buoni e cattivi.
5. Effetto fuorviante per il consumatore
Il colore verde induce a credere che un alimento sia “sano senza limiti”, e il rosso che sia “cattivo”, semplificando eccessivamente la complessità dell’alimentazione.

L’intervento dell’Antitrust italiana (2022)
Nel 2022 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha definito il Nutri-Score potenzialmente fuorviante, poiché “classifica gli alimenti in modo assolutistico, senza tener conto delle esigenze individuali, dell’età, dello stile di vita e dell’interazione con altri cibi”.
Il caso emblematico citato riguarda i biscotti Dukan, classificati “A verde” pur essendo ultra-processati secondo il sistema NOVA. “Il colore verde può indurre il consumatore a credere che un alimento non nuocia alla salute, indipendentemente dalle quantità consumate.”
Antitrust, 2022
La decisione della Commissione Europea (marzo 2025)
Dopo anni di discussioni, la Commissione Europea ha annunciato nel marzo 2025 di abbandonare il progetto di adottare il Nutri-Score come etichetta armonizzata a livello europeo.
“La Commissione non intende proporre il Nutri-Score come schema comune obbligatorio per l’Unione Europea.”
Portavoce CE, marzo 2025 (FoodNavigator)
La decisione riflette le numerose critiche sollevate da diversi Stati membri, in particolare Italia e Grecia, che hanno evidenziato come il sistema non rappresenti la diversità delle culture alimentari europee.
Conclusione: utile ma non adatto all’uso quotidiano
Il Nutri-Score può avere una funzione orientativa se usato per confrontare prodotti industriali simili, ma non è uno strumento affidabile per valutare la salubrità reale di un alimento o il suo ruolo all’interno di una dieta.
In Italia, dove la cultura alimentare è legata alla qualità delle materie prime e alla tradizione mediterranea, affidarsi al Nutri-Score come unico criterio è fuorviante.
“Il Nutri-Score può aiutarti a confrontare due biscotti, ma non a capire cosa nutre davvero il tuo corpo.”
